La Pranopratica, meglio conosciuta come “Pranoterapia”, è la capacità che l’Operatore possiede di trasmettere Energia vitale (Prana) tramite l’apposizione delle mani.
La Pranopratica è una disciplina che viene inserita all’interno della cosiddetta Medicina alternativa o olistica, quella che con sistemi naturali cerca di portare equilibrio nel corpo agendo sulle cause psico-somatiche.
Questa energia riesce a riequilibrare corpo e mente, andando a colmare i deficit energetici che si accumulano in alcuni organi del corpo e che sono poi i responsabili dell’insorgenza di molte malattie.
Un bravo Pranopratico riesce a “percepire” in quali aree del corpo si annidano tensioni nascoste, e dunque infiammazioni e squilibri, e insiste particolarmente su quelle.
Dopo un ciclo di Trattamenti il cliente si ritrova molto più rilassato e vitalizzato e i soliti malesseri quali mal di testa cronico, dolori reumatici e articolari, sciatica, nevralgie, gastrite e altri disturbi di stomaco e intestino sono decisamente alleviati e addirittura spariti.
La Pranopratica considera l’individuo nella sua globalità, pertanto ogni disturbo, ogni disagio, ogni sintomo altro non sono che segnali di un disordine energetico che coinvolge la persona sotto tutti i punti di vista e ne compromette il benessere.
La verità è che la Pranopratica oggi è fra le tecniche più diffuse.
Sempre più persone si rivolgono ai terapisti energetici per ottenere risultati concreti nella vita di tutti i giorni.
Durante una seduta di Pranopratica, il cliente viene fatto stendere vestito (ma senza scarpe), e l’Operatore percorrerà il suo corpo con delle manovre aeree delle mani che infonderanno energia, benessere e indurranno uno stato di rilassamento profondo.
Sia il Reiki che la Pranopratica permettono all’operatore di trattare il cliente attraverso l’energia emanata dalle mani, le quali devono essere posizionate sul corpo.
Mentre però il Pranopratico attinge alla propria personale energia, l’Operatore Reiki prende completamente dall’universo.
Il bravo Pranopratico è un serio professionista, in possesso di regolari diplomi e attestati.
IL PRANA
Prana è un termine sanscrito, indica una sorta di energia primordiale, il soffio vitale, il respiro cosmico che pervade tutto l’universo (macrocosmo e microcosmo) e che lo condiziona in ogni suo aspetto, l’energia che permea ogni cosa, ciò che determina il movimento, il divenire, il creare, il distruggere.
È la forma di energia insita in ogni cellula che permette all’uomo di vivere e restare in salute e che viene utilizzata dal Pranopratico come strumento per il benessere della persona.
In occidente il termine Prana viene definito anche “Bio-energia”, intesa come energia biologica che viene emessa dal sistema vivente.
Spesso questa energia viene contrastata dai nostri pensieri negativi, dalle emozioni eccessive (come mostra l’immagine in seguito) e dalle circostanze quotidiane ed invece di fluire liberamente nel nostro corpo ristagna, oppure defluisce troppo rapidamente causando lo “squilibrio” che con il passare del tempo può determinare malessere e malattia o ancora rallentare importanti funzioni corporee.
IL PRANOPRATICO
Il Pranopratico è un soggetto capace di gestire e di donare la sua bioenergia al cliente con la semplice apposizione delle mani ad una certa distanza lungo tutto il corpo del cliente, quindi il suo principale compito è quello di influire sullo stato di salute della persona, riportandola in armonia con il ripristino dell’ Equilibrio energetico.
Il Pranopratico è la fonte dell’energia. Non rifiuta la presenza dell’energia universale, ma si vede come parte della stessa.
Tutto ciò lo porta a non operare quando ha dei problemi personali, quando si trova ad elaborare situazioni personali importanti o se non si sente bene. Deve poi utilizzare la visualizzazione. Una sua mano assorbe e una irradia energia. In pratica un operatore non preparato può prendersi le energie negative del cliente.
L’operatore ristabilisce l’equilibrio perduto scaricando zone del corpo in condensazione e caricando zone energeticamente in difetto, in modo tale che il Prana venga canalizzato correttamente in tutto il corpo.
Grazie ai numerosi studi scientifici effettuati su tale disciplina, si può affermare con certezza che oltre ad essere priva di effetti collaterali, i suoi risultati sono manifestati e concreti.
La Pranopratica si basa sull’idea che ogni essere vivente possiede energia. Il Pranopratico però ne ha di più, ha quindi uno scompenso energetico e ne possiede in quantità superiore.
Durante il trattamento si lavora a livello energetico, imponendo le mani sui chakra e i tre nada principali.
Perché diventi Pranopratico comunque, devono essere verificate le sue capacità perché il Pranopratico attinge alla propria personale energia.
Un Pranopratico non può curare stati morbosi gravi come i tumori o malattie croniche e degenerative, ma può rinforzare l’organismo dando vitalità alla persona in modo da prevenire i classici disturbi come dolori, stress, ansia e depressione.
Prima di iniziare il ciclo di trattamenti, è opportuno che l’Operatore chiarisca cosa si intende per Pranopratica e fornisca al cliente nozioni riguardo al lavoro da eseguire, facendo firmare allo stesso una dichiarazione attestante la propria volontà di sottoporsi al trattamento di pranoterapia, di cui non sono promessi né garantiti risultati.
Doveroso è infine ricordare quanto sia fondamentale l’ambiente in cui si riceve la persona e si lavora, che deve essere in tutto accogliente, comodo, confortevole, rispondente alle norme igieniche quanto richiesto dal Ministero della salute.
Il Pranopratico riceve tutte le informazioni necessarie direttamente dal cliente.
L’interpretazione corretta di quei segnali e la loro approfondita comprensione, permettono al Pranopratico di risalire alle cause del malessere e ad operare nel modo più idoneo a riequilibrare ed armonizzare le capacità energetiche del cliente, indispensabili per il recupero di una condizione psicofisica di piena salute.